Questa storia inizia con una telefonata a un seminarista, Vitalii Dmytryshyn, che un giorno ha visto la sua parrocchia di San Giovanni Paolo II a Leopoli, trasformarsi in un rifugio per donne e bambini ucraini in fuga da una guerra. I bimbi hanno dai 2 mesi ai 14 anni, i padri non ci possono essere, le mamme sono le sole a potersi occupare di loro. Quella parrocchia confina con un centro per bambini autistici in cui lavorano tre professionisti che oggi si sono messi al servizio di bambini e donne rifugiate. Padre Gregori e i suoi seminaristi hanno dovuto lasciare le loro stanze per far posto a queste famiglie spaccate. I ragazzini di cui stiamo parlando sono quelli che poche settimane fa erano sul divano di una confortevole casa a scegliere quale serie Netflix vedere. Oggi tutti loro sono stati privati di qualsiasi cosa abbia a che fare con la parola casa. Grazie al contatto sul posto, AMR è riuscita a trovare un modo per far arrivare in modo sicuro le donazioni. Tutto quello che riusciremo a raccogliere sarà utilizzato per l’acquisto di materiale per lo sviluppo psicomotorio dei bambini rifugiati nella struttura di San Giovanni Paolo II. Grazie all’aiuto di Vitalii, tutti i giorni, AMR sarà in contatto per seguire l’avanzamento del progetto e aggiornarsi sullo stato di salute dei bambini. Non possiamo voltare lo sguardo!
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